Il testo di una canzone di qualche estate fa diceva così:
“We found love, oh
So don't fight it
Life is a Rollercoaster
Just gotta ride it”
Calza perfettamente al poker on-line, cambiando “love” con “money” e “life” con “poker”. Non bisogna perciò spaventarsi durante le ripidissime discese a cui prima o poi si è sottoposti. La capacità di gestire il tilt fa letteralmente la differenza tra un giocatore vincente e un giocatore perdente.
Ecco la mia curva del bankroll dei primi due mesi e mezzo di gioco (figura 1). Ho giocato heads-up con buy-in medio-bassi, tranne nel periodo breve ma molto doloroso di tilt durante il quale ho giocato anche buy-in medio-alti o addirittura alti (errore gravissimo se si è in tilt, bisognerebbe al contrario abbassare temporaneamente il buy-in).
Figura 1.
Possiamo distinguere durante i due mesi e mezzo quattro fasi diverse:
- fase di “riscaldamento” (A-> B): crescita moderata
- fase “calda” (B->C): forte crescita
- fase di “tilt” (C->D): forte decrescita
- fase “regolare” (D->?): crescita media
Fase di riscaldamento: mi sono appena inscritto alla poker room, ho preso confidenza con il software e con lo stile di gioco degli avversari; è normale subire in questi casi una leggera perdita o, se le cose vanno bene, mantenere una crescita moderata (ROI=5.57%).
Fase calda: il riscaldamento è terminato, inizia un momento particolarmente felice; la crescita è notevole, a livello di un giocatore professionista (ROI=35.26%).
Fase di tilt: vado in tilt e perdo quasi tutto il bankroll in pochissimo tempo prima di riprendermi (ROI=-19.86 %; in realtà non vado realmente mai in perdita grazie al rake-back del bonus della poker room che non è stato considerato nel grafico).
Fase regolare: esco dalla fase di tilt e il bankroll ricomincia a crescere sensibilmente (ROI=14,10%).
Nella tabella di seguito alcuni numeri significativi delle quattro fasi, nonché del periodo totale di 74 giorni:
Tabella 1. d=days; g=games; ROI=Return On Investment.
Dalla tabella si può notare una relazione inversamente proporzionale tra il numero medio di partite al giorno (g/d) e il ROI. La regola generale è che meno si gioca, meglio si gioca. In particolare nella fase “calda” gioco meno della metà di partite al giorno rispetto alla fase “regolare”, mentre nella fase di “tilt” ne gioco il doppio. Inoltre è tipico che quando si entra in una fase di tilt si giochi di più rispetto al solito poiché c’è la voglia di rifarsi delle perdite; anche a causa di questo i risultati sono pessimi ! È anche tipico che a una fase “calda” segua una fase di “tilt”: alla fine della fase “calda” si è portati a sovrastimare le proprie capacità e si è quindi più esposti psicologicamente ai risultati deludenti che prima o poi inevitabilmente arriveranno.
In base a questa prima esperienza, ho stabilito la seguente strategia per i prossimi mesi:
- giocare heads-up medio-bassi
- giocare mediamente otto partite al giorno
- evitare fasi di tilt
- mantenere un ROI del 10% o superiore.
Chissà, forse le montagne russe diventeranno collinette …
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