Due mesi fa, mi sono iscritto a una poker room dove ho giocato heads-up con buy-in medio-bassi.
Fino a una settimana fa le cose andavano bene, il mio bankroll cresceva stabilmente finché improvvisamente un giorno cominciò la caduta.
Mi stavo crogiolando sulle mie vittorie, sicuro che le cose sarebbero andate secondo routine. Anzi visto che la cosa sembrava dare ottimi frutti, perché non passare da un buy-in medio-basso a un buy-in medio-alto ?
Risultato: incasso subito tre sconfitte perdendo il 10% del bankroll ! Cerco di non dare troppa importanza alla cosa, sono ancora tranquillo e giustifico l’episodio come dovuto a un po’ di sfortuna.
Facciamo ora un salto nel tempo: poco più di una settimana dopo mi ritrovo con solo il 20% del bankroll ! Che cosa è successo nel frattempo?
Riprendiamo la teoria del prospetto (vedi post del 24 marzo) e in particolare la “funzione del valore” (figura 1).
Figura 1.
Dal punto A che ho faticosamente raggiunto e mantenuto nei due mesi precedenti in poco meno di una settimana mi ritrovo al punto E.
Ecco come sono andate le cose.
Punto A) stato di guadagno stabile: vinco e il mio bankroll cresce costantemente (guadagnare è diventato quasi una abitudine, un incremento del bankroll non cambia il mio stato emotivo, e anche perdite occasionali non influiscono sull’umore) -> avversione al rischio.
Dal punto A al punto B) fine dello stato di guadagno: ho subito una breve serie di sconfitte, ma penso che si è trattato di una battuta di arresto dovuta alla sfortuna (il mio stato emotivo conserva l’indifferenza ai guadagni mentre diventa più sensibile alle perdite).
Dal punto B al punto C) stato instabile: le perdite continuano e scatta un primo campanello di allarme, ma non sono pienamente cosciente della causa della serie di sconfitte. Cosa succede?
- il mio gioco è peggiorato?
- è solo sfortuna?
Mi trovo ora nella zona di massima sensibilità della funzione di valore (il mio stato emotivo è instabile: un ulteriore vincita o perdita cambia notevolmente l’umore).
Dal punto C al punto D: inizio dello stato di perdita (divento indifferente ad ulteriori perdite mentre una vittoria cambia positivamente il mio stato di umore) -> propensione al rischio.
Dal punto D al punto E: stato di perdita (il mio umore è indifferente sia ai guadagni che alle perdite).
Naturalmente il mio livello di gioco durante questo percorso è peggiorato senza che ne fossi completamente conscio. Psicologicamente sono entrato in un circolo vizioso durante il quale ho addebitato le mie sconfitte principalmente alla sfortuna e ho avuto troppo fretta di recuperare quello che avevo perso. Il mio stile è diventato loose-aggressive (che è uno stile redditizio solo per poche mani consecutive e solo con alcuni tipi di avversari) e per gli avversari è stato facile incastrarmi: potevano facilmente indurmi ad alzare la posta in gioco anche quando la mia mano era debole mentre la loro era forte o fortissima.
Continua…
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